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Reddito di Libertà per le vittime di violenza: cos'è, come richiederlo e i fondi disponibili

donne sorridenti

Il Reddito di Libertà rappresenta un aiuto economico cruciale per le donne vittime di violenza, progettato per favorire la loro autonomia e aiutarle a ricostruire una vita indipendente. Con l'introduzione di nuovi fondi grazie alla Legge di Bilancio 2024, questa misura ha visto un rinnovato impegno per supportare un numero crescente di beneficiarie. Analizziamo nel dettaglio di cosa si tratta, come funziona e quali sono le novità per i prossimi anni.


Cos'è il Reddito di Libertà?

Il Reddito di Libertà è un contributo economico di 500 euro al mese erogato per un massimo di 12 mesi alle donne che:

  • Sono vittime di violenza e accolte nei centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni;

  • Risiedono in Italia, con cittadinanza italiana, comunitaria o extracomunitaria (con permesso di soggiorno o status di rifugiato politico/protezione sussidiaria).

L'obiettivo principale è fornire un aiuto concreto per affrontare spese essenziali e intraprendere un percorso di emancipazione e autonomia.


Come presentare la domanda per il Reddito di Libertà

La domanda per il Reddito di Libertà deve essere inoltrata attraverso i Comuni utilizzando un modello specifico predisposto dall'INPS. Ecco i passaggi principali:

  1. Documentazione Richiesta:

    • Autodichiarazione dell'interessata;

    • Dichiarazione firmata dal rappresentante legale del centro antiviolenza che attesti il percorso intrapreso;

    • Dichiarazione del servizio sociale di riferimento che certifichi lo stato di bisogno.

  2. Presentazione della Domanda:

    • Gli operatori comunali, muniti di SPID (livello 2 o superiore) o Carta di Identità Elettronica (CIE 3.0), accedono al portale INPS nella sezione “Prestazioni sociali: trasmissione domande”.

    • È essenziale che il modulo sia compilato in ogni sua parte e sottoscritto dall’interessata. Non saranno accettate domande incomplete.

  3. Esito della Domanda:

    • Una volta inviata, la domanda viene elaborata attraverso una procedura automatizzata;

    • L’esito è comunicato all’interessata tramite i contatti indicati.


Novità: fondi dalla Legge di Bilancio 2024

Dopo un anno di attesa, il decreto attuativo collegato alla Legge di Bilancio 2024 è in arrivo, sbloccando nuovi fondi per il Reddito di Libertà. Ecco i punti principali:


  • Stanziamenti previsti:

    • 10 milioni di euro all’anno per il 2024, 2025 e 2026.

    • 6 milioni di euro all’anno a partire dal 2027.

  • Destinazione prioritaria: le domande già presentate all’INPS, ma non accolte per mancanza di risorse, saranno rivalutate.

  • Tempistiche: entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto, l’INPS trasferirà le risorse alle Regioni, che potranno integrarle con fondi propri.


Il contributo massimo è di 500 euro mensili, e si stima che circa 1.660 donne potranno beneficiare del supporto ogni anno, considerando l’importo massimo. Tuttavia, la platea rimane significativamente limitata rispetto alle reali necessità.


Distribuzione regionale dei fondi

I fondi per il Reddito di Libertà vengono distribuiti alle Regioni sulla base della popolazione femminile residente di età compresa tra i 18 e i 67 anni, secondo i dati ISTAT. Di seguito una panoramica sulla distribuzione dei fondi nel 2020:

Regione

Quota Regionale Femminile (%)

Fondi Assegnati (€)

Lombardia

16,4%

491.595

Campania

11,5%

345.016

Lazio

9,3%

277.926

Veneto

7,9%

238.056

Emilia-Romagna

6,8%

205.528

Sicilia

9,1%

274.320

Le Regioni possono integrare i fondi nazionali con risorse proprie, aumentando così il numero di donne beneficiarie.


Le risorse disponibili per il Reddito di Libertà

Nonostante i nuovi fondi, la copertura rimane insufficiente rispetto alla domanda. Nel primo anno di attuazione dei nuovi stanziamenti, nessuna donna ha ancora ricevuto il contributo, evidenziando la necessità di una gestione più efficiente. Inoltre:

  • Il Reddito di Libertà si conferma uno strumento fondamentale, ma resta limitato rispetto alle necessità reali.

  • Il provvedimento collegato alla Manovra 2025 introduce un sistema più chiaro per la distribuzione delle risorse e consente alle Regioni di aumentare il budget tramite risorse locali.


Il Reddito di Libertà è un aiuto concreto per le donne vittime di violenza, ma la strada verso una copertura universale è ancora lunga. Con l’introduzione dei nuovi fondi a partire dal 2024, c’è speranza che più beneficiarie possano accedere a questa misura. Tuttavia, la complessità della procedura e le risorse limitate rappresentano ancora ostacoli significativi.

Se sei una donna in difficoltà o conosci qualcuno che potrebbe beneficiare di questo aiuto, incoraggiala a presentare domanda attraverso il proprio Comune. Non esitare a consultare gli operatori sociali per ricevere assistenza e informazioni aggiornate.


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