La Transizione 5.0 sta portando importanti novità nel mondo dell’energia e dell’innovazione, e per ingegneri, periti e tecnici specializzati, si apre una nuova opportunità professionale: certificare i risparmi energetici che danno accesso al credito d’imposta per le imprese. Tuttavia, questa nuova attività comporta anche la necessità di rivedere e aggiornare la propria polizza di Responsabilità Civile (RC) professionale per garantire la copertura adeguata.
Cos’è la Transizione 5.0?
La Transizione 5.0 rappresenta l’evoluzione dei precedenti piani di innovazione industriale e sostenibilità, con l’obiettivo di promuovere una trasformazione tecnologica ancora più profonda nelle imprese. Questo processo integra nuove tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, l’automazione e la digitalizzazione, con una forte attenzione alla sostenibilità energetica e all’efficienza produttiva.
Nello specifico, la Transizione 5.0 punta a incentivare le imprese che implementano progetti di risparmio energetico, innovazione e riduzione delle emissioni attraverso crediti d'imposta, i quali variano in base al risparmio ottenuto. Dal 12 settembre 2024, le aziende possono caricare le prime certificazioni energetiche sulla piattaforma del Gestore dei Servizi Energetici (GSE), ottenendo così l’accesso a questi benefici fiscali.
Queste certificazioni, fondamentali per l’ottenimento del credito, possono essere rilasciate solo da professionisti abilitati, tra cui ingegneri, periti e società di gestione dell’energia. Tuttavia, per poter svolgere tale attività, è essenziale che questi professionisti siano coperti da una polizza di responsabilità civile idonea a proteggere sia le imprese beneficiarie sia lo Stato da eventuali errori nelle certificazioni.
Polizza RC Professionale: È Tempo di un Check-up Completo
Per gli ingegneri e periti che desiderano approfittare della Transizione 5.0, uno dei primi passi è assicurarsi di avere una copertura assicurativa adeguata. Il decreto attuativo del bonus 5.0 (DM MIMIT 24 luglio 2024) richiede che i professionisti che firmano le perizie asseverate per il credito d’imposta siano dotati di "idonee coperture assicurative" e stipulino una polizza di RC professionale specifica.
Ma è davvero necessaria una nuova polizza?
Molti professionisti dispongono già di una polizza RC obbligatoria, ma non sempre questa risulta sufficiente per coprire i nuovi rischi associati alle certificazioni della Transizione 5.0. È quindi cruciale eseguire un check-up approfondito delle proprie coperture assicurative per verificare se sono idonee a proteggere il professionista da eventuali responsabilità, tanto nei confronti delle imprese quanto nei confronti dello Stato.
I Due Requisiti Fondamentali della Polizza RC per la Transizione 5.0
Il decreto stabilisce due requisiti chiave per la polizza RC professionale:
Massimale adeguato: il massimale deve essere proporzionato non solo al numero di certificazioni rilasciate, ma anche agli importi dei benefici fiscali derivanti dai progetti di innovazione. Questo significa che i professionisti devono valutare con attenzione il flusso di lavoro previsto e l’entità dei crediti d’imposta che saranno generati dalle certificazioni.
Doppia protezione: la polizza deve tutelare l’impresa beneficiaria, che potrebbe perdere il bonus in caso di errori nelle certificazioni, e lo Stato, in caso di danno erariale. Per questo motivo, è fondamentale che il massimale della polizza sia sufficiente a coprire entrambi i rischi.
Quali Opzioni per la Polizza RC Professionale: Ordinaria o Specifica?
Il dibattito tra professionisti e assicuratori è ancora in corso. Molti consigli nazionali, tra cui quello degli ingegneri e dei periti industriali, ritengono che una polizza RC professionale "all risks" già presente sul mercato possa essere sufficiente, a patto che copra esplicitamente i rischi legati alle attività di certificazione e asseverazione. Tuttavia, alcuni assicuratori sostengono che sia necessaria una copertura aggiuntiva, come una polizza "single project", progettata specificamente per singole attività, o una polizza con massimale a consumo, che permette di dedicare parte del massimale complessivo a queste attività particolari.
Come Verificare l'Adeguatezza della Propria Polizza RC
Per garantire una copertura ottimale, il check-up della polizza RC dovrebbe concentrarsi su alcuni aspetti chiave:
Massimale adeguato: un massimale troppo basso potrebbe lasciare il professionista scoperto, soprattutto se si aggiungono nuove attività come la certificazione per la Transizione 5.0. Massimali tra 250mila e 500mila euro potrebbero non essere sufficienti.
Copertura di tutti i rischi: la polizza deve essere di tipo "all risks", ovvero coprire tutti i rischi, eccetto quelli esplicitamente esclusi. Questo include il danno erariale e la responsabilità solidale del professionista.
Sottolimiti e appendici: verificare se la polizza include sottolimiti specifici per alcune attività e considerare l’aggiunta di eventuali appendici per estendere la copertura alle nuove responsabilità.
Il Precedente del Superbonus: Un Esempio di Adeguatezza del Massimale
Un precedente utile per capire come gestire la questione della polizza RC è rappresentato dalle polizze obbligatorie per gli asseveratori del Superbonus. Anche in quel caso, veniva richiesto un massimale adeguato, con un limite minimo indicato in 500mila euro. Per la Transizione 5.0, non è stato specificato un massimale minimo, il che rende ancora più importante per i professionisti valutare accuratamente l’adeguatezza delle proprie coperture.
Nel caso del Superbonus, i professionisti dovevano comunicare tutti gli estremi della polizza e il massimale; per la Transizione 5.0, invece, basta un’autocertificazione al GSE. Tuttavia, questa differenza non deve indurre i professionisti a sottovalutare l’importanza di una copertura assicurativa solida e completa.
Consigli Finali per la Scelta della Polizza RC Professionale
Alla luce delle novità introdotte dalla Transizione 5.0, è essenziale che ingegneri, periti e altri professionisti coinvolti nelle certificazioni energetiche rivedano le proprie polizze RC. Le opzioni disponibili sono diverse, e la scelta tra una polizza ordinaria e una specifica dipenderà dalle caratteristiche della copertura attuale e dalle necessità legate alla nuova attività.
All risks o polizza ad hoc: se la polizza attuale copre tutti i rischi associati alle nuove responsabilità, potrebbe non essere necessario stipulare una polizza aggiuntiva. Tuttavia, è consigliabile verificare attentamente i dettagli con il proprio broker.
Massimale sufficiente: il massimale deve essere adeguato ai rischi legati alla certificazione dei crediti d’imposta e ai danni potenziali per le imprese e lo Stato. Se necessario, aggiungere appendici o considerare una polizza specifica per singole attività.
Conclusione
Per affrontare al meglio le opportunità offerte dalla Transizione 5.0, è cruciale che i professionisti si dotino di una polizza RC adeguata. Un check-up approfondito delle coperture attuali può fare la differenza tra una protezione efficace e rischi finanziari significativi. La scelta tra polizza all risks, polizza specifica o appendici va fatta con attenzione, valutando il flusso di lavoro previsto e il livello di responsabilità connesso alla nuova attività di certificazione.
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