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Dichiarazione di Successione: cos'è, come funziona e quando è obbligatoria

persone che firmano documenti

La dichiarazione di successione è una procedura fondamentale per il passaggio dei beni e dei diritti del defunto ai suoi eredi. Questo processo, sebbene regolato da una normativa complessa, è diventato più semplice grazie alle procedure online dell’Agenzia delle Entrate. In questa guida approfondiremo chi deve presentare la dichiarazione di successione, le esenzioni, le modalità di compilazione online e i costi legati all’intero procedimento.

Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata principalmente dagli eredi, ma ci sono altri soggetti che possono o devono intervenire a seconda delle circostanze:

  1. Eredi e Legatari: sono le persone direttamente chiamate a ereditare i beni del defunto.

  2. Rappresentanti Legali e Amministratori dell’Eredità: per i casi in cui gli eredi siano minorenni o ci siano situazioni legali particolari.

  3. Curatore dell’Eredità Giacente: nominato dal tribunale quando l’eredità non viene subito accettata.

  4. Esecutori Testamentari e Trustee: figure che curano l’esecuzione delle disposizioni testamentarie.


Esenzioni dalla Dichiarazione di Successione

Non è obbligatorio presentare la dichiarazione quando:

  • Il coniuge e i parenti in linea retta ereditano beni dal valore inferiore a 100.000 euro, a patto che non vi siano immobili.

  • Gli aventi diritto rinunciano all’eredità o, non essendo nel possesso dei beni, richiedono la nomina di un curatore.


Tempistiche e modalità di presentazione della Dichiarazione di Successione

La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Essa va trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate e deve includere tutti i beni del defunto, così come i suoi eventuali debiti.


Modalità di presentazione telematica della Dichiarazione di Successione

Dal 2019, la procedura online è l’unica modalità per presentare la dichiarazione. Per procedere si può:

  • Utilizzare il software gratuito dell’Agenzia delle Entrate o software di terze parti.

  • Affidare la pratica a intermediari abilitati (es. CAF di GruppoPiù, etc.).


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Documenti Necessari:

  • Documento d’identità e certificato di morte.

  • Dichiarazione sostitutiva di atto notorio e l’albero genealogico.

  • Prove documentali per i beni e i debiti del defunto.


Contenuto della Dichiarazione di Successione

La dichiarazione di successione deve comprendere tutte le componenti dell’asse ereditario:

  1. Beni Immobili e Mobili: immobili iscritti al catasto, azioni, obbligazioni e beni mobili come preziosi e titoli.

  2. Passività e Debiti: i debiti del defunto, spese funebri e altri oneri.

  3. Rendite, Crediti e Conti Bancari: inclusi conti e crediti esigibili, anche se contestati giudizialmente.


Esclusioni dalla Dichiarazione di Successione

Non devono essere inseriti:

  • Indennità di fine rapporto e indennità assicurative.

  • Veicoli iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).


Costi e imposte della Dichiarazione di Successione

Compilare la dichiarazione comporta il pagamento di alcune imposte, calcolate dal software dell’Agenzia delle Entrate.


Imposte e Tasse

Tra le principali imposte:

  • Imposta di Successione: con aliquote che variano in base al rapporto di parentela con il defunto.

  • Imposta Ipotecaria: del 2% sul valore degli immobili (o 200 euro per la prima casa).

  • Imposta Catastale: pari all’1% del valore degli immobili.

  • Imposta di Bollo e Tributi Speciali: per la registrazione della successione negli archivi pubblici.


Dichiarazione di Successione integrativa: quando è necessaria?

Se si verificano modifiche nei dati della successione, o si scoprono ulteriori beni da includere, si può presentare una dichiarazione di successione integrativa. Questa dichiarazione aggiorna l’originale già trasmessa e permette di regolarizzare la successione in ogni sua parte.


Conclusione

La dichiarazione di successione è un passaggio fondamentale per la corretta gestione dei beni ereditari e richiede attenzione alla normativa e agli obblighi fiscali. Sfruttando gli strumenti telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è possibile semplificare la procedura e avere un quadro chiaro di tutte le imposte da versare. In caso di dubbi, affidarsi a un professionista (come un notaio o un CAF) può ridurre il rischio di errori e garantire che l’intera pratica sia correttamente compilata e presentata.


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