La dichiarazione di successione è una procedura fondamentale per il passaggio dei beni e dei diritti del defunto ai suoi eredi. Questo processo, sebbene regolato da una normativa complessa, è diventato più semplice grazie alle procedure online dell’Agenzia delle Entrate. In questa guida approfondiremo chi deve presentare la dichiarazione di successione, le esenzioni, le modalità di compilazione online e i costi legati all’intero procedimento.
Chi deve presentare la Dichiarazione di Successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata principalmente dagli eredi, ma ci sono altri soggetti che possono o devono intervenire a seconda delle circostanze:
Eredi e Legatari: sono le persone direttamente chiamate a ereditare i beni del defunto.
Rappresentanti Legali e Amministratori dell’Eredità: per i casi in cui gli eredi siano minorenni o ci siano situazioni legali particolari.
Curatore dell’Eredità Giacente: nominato dal tribunale quando l’eredità non viene subito accettata.
Esecutori Testamentari e Trustee: figure che curano l’esecuzione delle disposizioni testamentarie.
Esenzioni dalla Dichiarazione di Successione
Non è obbligatorio presentare la dichiarazione quando:
Il coniuge e i parenti in linea retta ereditano beni dal valore inferiore a 100.000 euro, a patto che non vi siano immobili.
Gli aventi diritto rinunciano all’eredità o, non essendo nel possesso dei beni, richiedono la nomina di un curatore.
Tempistiche e modalità di presentazione della Dichiarazione di Successione
La dichiarazione di successione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data del decesso. Essa va trasmessa telematicamente all’Agenzia delle Entrate e deve includere tutti i beni del defunto, così come i suoi eventuali debiti.
Modalità di presentazione telematica della Dichiarazione di Successione
Dal 2019, la procedura online è l’unica modalità per presentare la dichiarazione. Per procedere si può:
Utilizzare il software gratuito dell’Agenzia delle Entrate o software di terze parti.
Affidare la pratica a intermediari abilitati (es. CAF di GruppoPiù, etc.).
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Documenti Necessari:
Documento d’identità e certificato di morte.
Dichiarazione sostitutiva di atto notorio e l’albero genealogico.
Prove documentali per i beni e i debiti del defunto.
Contenuto della Dichiarazione di Successione
La dichiarazione di successione deve comprendere tutte le componenti dell’asse ereditario:
Beni Immobili e Mobili: immobili iscritti al catasto, azioni, obbligazioni e beni mobili come preziosi e titoli.
Passività e Debiti: i debiti del defunto, spese funebri e altri oneri.
Rendite, Crediti e Conti Bancari: inclusi conti e crediti esigibili, anche se contestati giudizialmente.
Esclusioni dalla Dichiarazione di Successione
Non devono essere inseriti:
Indennità di fine rapporto e indennità assicurative.
Veicoli iscritti al PRA (Pubblico Registro Automobilistico).
Costi e imposte della Dichiarazione di Successione
Compilare la dichiarazione comporta il pagamento di alcune imposte, calcolate dal software dell’Agenzia delle Entrate.
Imposte e Tasse
Tra le principali imposte:
Imposta di Successione: con aliquote che variano in base al rapporto di parentela con il defunto.
Imposta Ipotecaria: del 2% sul valore degli immobili (o 200 euro per la prima casa).
Imposta Catastale: pari all’1% del valore degli immobili.
Imposta di Bollo e Tributi Speciali: per la registrazione della successione negli archivi pubblici.
Dichiarazione di Successione integrativa: quando è necessaria?
Se si verificano modifiche nei dati della successione, o si scoprono ulteriori beni da includere, si può presentare una dichiarazione di successione integrativa. Questa dichiarazione aggiorna l’originale già trasmessa e permette di regolarizzare la successione in ogni sua parte.
Conclusione
La dichiarazione di successione è un passaggio fondamentale per la corretta gestione dei beni ereditari e richiede attenzione alla normativa e agli obblighi fiscali. Sfruttando gli strumenti telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle Entrate, è possibile semplificare la procedura e avere un quadro chiaro di tutte le imposte da versare. In caso di dubbi, affidarsi a un professionista (come un notaio o un CAF) può ridurre il rischio di errori e garantire che l’intera pratica sia correttamente compilata e presentata.
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