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Polizze, geometri frenati dai
costi dei premi

Valeria Uva IlSole24Ore

2 dic 2024

Le principali risultanze dell’indagine conoscitiva condotta da Gruppopiù per l’associazione dei geometri fiscalisti Agefis su un campione di mille professionisti.

I geometri vorrebbero più coperture assicurative, soprattutto per affrontare malattie e infortuni, ma non le cercano per non dover affrontare costi aggiuntivi. Sono queste le principali risultanze dell’indagine conoscitiva condotta da Gruppopiù per l’associazione dei geometri fiscalisti Agefis su un campione di mille professionisti, uomini in prevalenza e residenti soprattutto nel Centro Nord. Le preoccupazioni principali emerse riflettono un’attenzione marcata verso aspetti personali e familiari: il 67% dei professionisti individua la salute come la maggiore fonte di apprensione, seguita dall’impossibilità di lavorare (50%) e dal benessere dei familiari (32 per cento). Ma a fronte della consapevolezza della necessità di coperture per eventi avversi, uno su due (il 52% degli intervistati) si ferma per via del costo delle polizze e un altro 22% lo fa per mancanza di fiducia nelle compagnie di assicurazione. Tra le polizze sottoscritte prevale, naturalmente, quella obbligatoria per la Rc professionale (il 95% ne è in possesso), al secondo posto troviamo la tutela dagli infortuni, sottoscritta dal 40% degli intervistati, seguita dalla tutela legale (33 per cento). Decisamente poco frequente la protezione da rischi informatici, attivata solo dal 3,6% del campione. Ma un terzo degli intervistati non ha sottoscritto alcuna polizza non obbligatoria. Uno su due tra chi lo ha fatto si è mosso solo su iniziativa personale.

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