Valeria Uva - IlSole24Ore
10 nov 2025
Grazie alle competenze in materia di certificazione dello stato legittimo degli immobili e di valutazione dei beni, i professionisti tecnici possono svolgere un ruolo di consulenza importante per le polizze sulle catastrofi naturali, obbligatorie, a tappe, per le aziende.
Ma in pochi ne sono del tutto consapevoli. E ancora meno sono quelli che hanno già cominciato a proporsi in questo nuovo ambito. Sono queste le prime evidenze dell’indagine a campione svolta da Agefis (l’associazione dei geometri fiscalisti) in collaborazione con GruppoPiù. Almeno per quel che riguarda i geometri, infatti, se tra i professionisti intervistati il 76% dichiara di aver svolto spesso o almeno qualche volta attività di valutazione e perizia immobiliare e quasi nove su dieci si occupano con altrettanta frequenza di conformità urbanistica, solo il 16% ha già avuto a che fare con le polizze catastrofali (le cosiddette Cat Nat) ricevendo incarichi dalle assicurazioni o dalle aziende.
Le polizze catastrofali sono già obbligatorie per le aziende medio-grandi, mentre entro il 31 dicembre di quest’anno lo diventeranno per quelle più piccole, compresi negozi e botteghe artigiane. Sono due in particolare gli spazi che si stanno aprendo per i tecnici (architetti, ingegneri, geometri, periti e agronomi): la verifica della piena conformità urbanistica (vietato assicurare immobili con abusi edilizi) e la perizia di valore sui beni da assicurare (gli immobili sono da assicurare al valore di ricostruzione a nuovo, i beni mobili al costo di rimpiazzo e i terreni al costo di ripristino). «Sovrastimare o sottostimare i beni assicurati ogarantire un immobile con abusi comporterebbe danni enormi – sottolinea Mirco Mion, presidente di Agefis – per le parti coinvolte. Da qui l’importanza di affidarsi a un consulente esperto».
All’indagine online di Agefis hanno partecipato circa 5mila geometri, per la maggior parte over 45 e per il 64% operanti nel Nord Italia. Molti di loro sarebbero già pronti per le attività legate a queste polizze: il 41 % dei rispondenti svolge spesso o molto spesso valutazioni di immobili e terreni, il 69% si occupa spesso o molto spesso di conformità urbanistica e catastale. Ma meno di uno su due conosce l’obbligo assicurativo per le calamità naturali (il 46%), mentre solo il 9% conosce bene la normativa di dettaglio. Tanto che il 44% ritiene di avere competenze poco adeguate per la materia.
«Queste polizze aprono opportunità di mercato nuove perché il professionista che svolge perizie e valutazioni può proporsi alle aziende come consulente di riferimento per altre attività – spiega Mion – ma la nostra indagine dimostra che c’è ancora molto da fare per informare i colleghi». Agefis ha già lanciato corsi di formazione gratuiti per potenziare la conoscenza del mondo delle assicurazioni e ha preparato una guida alle polizze con una check list finale per i tecnici. Ma parlando di assicurazioni meglio dare un’occhiata anche alla polizza Rc del professionista: «Sia per capire se è assicurata anche la certificazione dello stato legittimo – conclude Mion – sia per valutare i massimali».