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Dropshipping senza Partita IVA: si può fare davvero? Tutto quello che devi sapere

vendere online

Il dropshipping è una delle modalità di business online più discusse, soprattutto per chi vuole avviare un'attività senza grandi investimenti iniziali. Ma è possibile fare dropshipping senza Partita IVA? La risposta breve è no. Tuttavia, esistono strategie per valutare il successo del proprio progetto prima di aprire una posizione fiscale. In questo articolo analizziamo in dettaglio quando e perché è obbligatoria la Partita IVA, quali sono i rischi di operare senza e come gestire al meglio i costi di apertura e gestione.



Dropshipping e Partita IVA: è davvero obbligatoria?


Molti credono che sia possibile avviare un’attività di dropshipping senza Partita IVA, magari sfruttando la prestazione occasionale. In realtà, questo non è possibile per tre motivi principali:

  1. Il dropshipping è un’attività continuativa → Un’attività è considerata professionale (e quindi soggetta a Partita IVA) se viene svolta in modo abituale e organizzato. Poiché un sito di e-commerce è sempre online e accessibile, non può essere considerato un'attività saltuaria.

  2. Il limite dei 5.000€ è un falso mito → Alcuni credono che sia possibile operare senza Partita IVA se si guadagna meno di 5.000€ all'anno. In realtà, questo limite riguarda solo l'obbligo di versare i contributi previdenziali per le collaborazioni occasionali, non l’obbligo di apertura della Partita IVA.

  3. La prestazione occasionale non è applicabile al dropshipping → Questo regime è riservato ad attività di tipo intellettuale (es. consulenze, lezioni private) e non a quelle commerciali come il dropshipping.


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Dropshipping senza Partita IVA: quali sono i rischi?


Operare senza regolare posizione fiscale espone a una serie di sanzioni:

  • Mancata apertura della Partita IVA → multa da 516€ a 2.064€

  • Mancata iscrizione alla Camera di Commercio → multa da 103€ a 1.032€

  • Mancata presentazione della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) → multa da 2.500€ a 15.000€


Oltre alle sanzioni, il rischio più grande è quello di ricevere accertamenti fiscali da parte dell'Agenzia delle Entrate, con conseguente pagamento di tasse arretrate, interessi e ulteriori penalità.


Come aprire la Partita IVA per dropshipping: costi e procedure


Per avviare legalmente un'attività di dropshipping, è necessario aprire una ditta individuale con un codice ATECO specifico. Contrariamente a quanto si pensa, il codice corretto non è quello degli e-commerce, ma il 73.11.02 – conduzione di campagne di marketing e altri servizi pubblicitari.


1. Costi iniziali per aprire la Partita IVA

Ecco una panoramica dei principali costi:

  • PEC e firma digitale → circa 35€ all’anno

  • Pratica ComUnica per apertura ditta individuale → tra 88,50€ e 155,50€

  • Diritti di segreteria e imposta di bollo → 18€ + 17,50€

  • Primo diritto camerale → 53€ o 120€ a seconda delle dimensioni dell'attività

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) → tra 0€ e 200€, in base al Comune



2. Regimi fiscali per dropshipping: quale scegliere?

Una volta aperta la Partita IVA, è necessario scegliere tra due regimi fiscali principali:

  • Regime forfettario → ideale per chi è all’inizio, prevede un’imposta sostitutiva del 15% (o 5% per i primi 5 anni). Il reddito imponibile viene calcolato applicando un coefficiente di redditività del 78% sui ricavi.

  • Regime ordinario → prevede il pagamento dell'IRPEF a scaglioni progressivi e l'IVA sulle vendite. È più vantaggioso solo per chi ha spese elevate da scaricare.


Non sai quale regime fiscale scegliere? Il Regime Forfettario può farti risparmiare migliaia di euro in tasse, ma non tutti possono accedervi. 👉 Prenota una consulenza gratuita con un esperto fiscale di GruppoPiù e ottieni la strategia migliore per pagare meno tasse.


3. Contributi INPS per dropshipping

Chi apre una ditta individuale deve iscriversi alla Gestione Commercianti INPS, con due tipi di contributi:

  • Fissi → 4.515,43€ annui, da versare in quattro rate trimestrali

  • Variabili → 24,48% sull’imponibile che supera i 18.415€


4. Costi del commercialista per dropshipping

Per la gestione fiscale dell’attività, il costo del commercialista può variare a seconda del numero di pratiche e della complessità della gestione contabile (ad esempio, vendite all'estero).



Come testare il dropshipping prima di aprire la Partita IVA


Se non sei sicuro che il dropshipping sia il modello di business giusto per te, puoi testare la tua idea prima di avviare ufficialmente l’attività. Un commercialista esperto può:

  • Analizzare la fattibilità del progetto

  • Stimare i costi di gestione e il potenziale guadagno

  • Consigliarti sulle migliori strategie fiscali per risparmiare sulle tasse


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Conclusioni

Fare dropshipping senza Partita IVA non è possibile e comporta rischi elevati. Tuttavia, aprire una ditta individuale per gestire questa attività è un processo relativamente semplice e con costi contenuti, soprattutto sfruttando il regime forfettario. Se hai dubbi su come procedere, affidarti a un consulente esperto come GruppoPiù può aiutarti a minimizzare i costi e avviare il tuo business nel modo più sicuro ed efficiente.

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