Vuoi richiedere il riscatto della tua laurea? Ecco tutto quello che devi sapere per farlo correttamente
Riscatto della Laurea: di cosa si tratta?
Partiamo con il definire “Riscatto della Laurea”. Si tratta di un'opportunità resa disponibile dall'INPS per convertire gli anni universitari in anni contributivi.
Riscatto Agevolato
Con il decreto n.4/2019 (convertito poi nella Legge n. 26 del 28 marzo 2019) viene introdotto il Riscatto della Laurea Agevolato, permettendo così di riscattare i periodi universitari non coperti da contribuzione. Si tratta di una soluzione meno onerosa rispetto al Riscatto Ordinario e il suo scopo è quello di aumentare il montante contributivo per la pensione.
Anni e titoli di studio validi per la richiesta
Il massimo di anni riscattabili è pari a cinque, anche non continuativi e antecedenti al 1996. Anche le lauree conseguite all’estero sono valide, a patto che abbiano valore legale in Italia.
Di seguito un elenco dei titoli di studio riscattabili:
· Diplomi universitari, non inferiori alla durata di due e non superiori a quella di tre anni
· Diplomi di laurea, i cui corsi non siano stati di durata inferiore a quattro e superiore a sei anni
· Diplomi di Specializzazione ottenuti successivamente alla laurea e al termine di un corso di durata non inferiore a due anni;
· Dottorati di Ricerca;
· Titoli Accademici introdotti dal decreto del 3 novembre 1999, n. 509 equivalenti alla Laurea (sia di durata triennale (L) che di livello Specialistico (LS), o a un Corso di durata biennale propedeutico alla laurea.
· Corsi di laurea offerti dalle Università Telematiche dal Miur.
Requisiti per richiedere il riscatto
Chiunque sia in possesso di uno dei titoli di studio elencati precedentemente, anche se disoccupati al momento della richiesta.
Una particolarità interessa i periodi di studio antecedenti al 1996, per i quali è necessario farsi calcolare tutta la pensione con il metodo contributivo.
Quanto costa
Il Riscatto della Laurea Agevolato ha un importo di circa 5.240 euro annui ed è uguale per tutti. Due buone notizie: il costo è detraibile al 50% e può essere dilazionato in rate, per un massimo di 10 anni e senza interessi.
Con la modalità di Riscatto Ordinario menzionato nel primo paragrafo, invece, l’importo non è uguale per tutti, ma varia in relazione a fattori diversi (età, periodo da riscattare, sesso, anzianità contributiva totale e le retribuzioni percepite negli ultimi anni).
Come fare domanda per il Riscatto Agevolato
Accedendo al sito dell’INPS si entra in Prestazioni e servizi > Servizi > Portale riscatti – ricongiunzioni. Dallo stesso sito è possibile simulare il calcolo del costo del riscatto totale.
Un’alternativa è quella di rivolgersi a Patronati e intermediari dell’Istituto o contattare telefonicamente il Contact Center multicanale (numero 803 164, gratuito da telefono fisso e il numero 06 164 164 da cellulare, a pagamento in base alla tariffa applicata dai diversi gestori.)
Inadempimenti fiscali e conseguenze
Il mancato pagamento dell’importo (sia esso in unica soluzione o, se rateale, della prima rata) viene considerato come rinuncia alla domanda, che viene archiviata di conseguenza.
Nel caso di pagamento rateale, le rate successive devono essere pagate non oltre 30 giorni dopo la scadenza. Questo comportamento è tollerato per un massimo di cinque volte.