Stop alla Naspi per i rimpatriati: tutto sulla sospensione del 2025
- 20 gen
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La Legge di Bilancio 2025 ha introdotto importanti novità in tema di lavoro e previdenza sociale, includendo la sospensione dell’indennità di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati o frontalieri. Questa misura, contenuta nell’art. 1 comma 187 della Legge 207/2024, segna un cambio significativo rispetto alla normativa precedente, rappresentata dalla legge 25 luglio 1975, n. 402. Ma cosa significa davvero questa modifica? E quali conseguenze avrà sui lavoratori coinvolti? Analizziamo insieme i dettagli.
Cos’è l’indennità di disoccupazione per i rimpatriati?
L’indennità di disoccupazione per i rimpatriati era stata introdotta con la legge 25 luglio 1975, n. 402, per tutelare i lavoratori italiani rimpatriati dall’estero a seguito di:
Licenziamento;
Mancato rinnovo di contratti di lavoro stagionale.
Questa misura prevedeva il diritto a:
180 giorni di trattamento ordinario di disoccupazione, con eventuali detrazioni di periodi già coperti da accordi internazionali.
Assegni familiari e assistenza sanitaria per i lavoratori e i loro familiari a carico.
Per accedere a queste prestazioni, i lavoratori dovevano soddisfare alcune condizioni fondamentali:
Il rimpatrio doveva avvenire entro 180 giorni dal licenziamento o dalla fine del contratto di lavoro.
L’iscrizione all’ufficio di collocamento italiano doveva essere effettuata entro 30 giorni dalla data di rimpatrio o dalla cessazione del contratto per i frontalieri.
Questa tutela è stata per decenni un pilastro per molti lavoratori italiani operanti all’estero. Tuttavia, dal 1° gennaio 2025, questo diritto subirà una sospensione.
Cosa prevede la Legge di Bilancio 2025?
L’art. 1 comma 187 della Legge di Bilancio 2025 introduce una modifica sostanziale alla normativa precedente, stabilendo che:
"La legge 25 luglio 1975, n. 402, non si applica alle cessazioni del rapporto di lavoro intervenute a partire dal 1° gennaio 2025.”
Questa disposizione sospende il diritto all’indennità di disoccupazione per i lavoratori rimpatriati e frontalieri in caso di cessazione del rapporto lavorativo. Tuttavia, la norma non chiarisce:
Se questa sospensione sia temporanea o definitiva.
Quali siano le eventuali misure alternative per i lavoratori coinvolti.
Ad oggi, non è stata specificata la natura sperimentale della misura, né è stata formalizzata una vera e propria abrogazione della legge 402/1975. Per ulteriori dettagli, sarà necessario attendere i chiarimenti ufficiali da parte del Ministero del Lavoro o dai dossier parlamentari.
Lavoratori UE: cosa cambia con gli accordi bilaterali?
La legge specifica che le disposizioni della normativa precedente restano valide per i lavoratori coperti da accordi bilaterali di sicurezza sociale. In particolare, i trattamenti regolati dal Regolamento (CE) n. 883/2004, che disciplina la coordinazione dei sistemi di sicurezza sociale nei Paesi UE, continueranno ad applicarsi. Questo rappresenta un’importante salvaguardia per i lavoratori italiani attivi in ambito europeo.
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Quali conseguenze avrà lo stop alla Naspi per i rimpatriati?
La sospensione dell’indennità di disoccupazione avrà un impatto rilevante su una categoria di lavoratori già potenzialmente vulnerabile. Ecco alcune delle principali implicazioni:
Riduzione della tutela economica: i lavoratori rimpatriati in Italia a seguito di licenziamento non avranno più accesso ai 180 giorni di trattamento di disoccupazione previsti dalla legge 402/1975.
Maggiori difficoltà di reinserimento lavorativo: l’assenza di un sostegno economico durante la fase di transizione potrebbe rendere più complesso per i rimpatriati trovare una nuova occupazione.
Disparità tra lavoratori UE e non-UE: chi opera in Paesi UE potrebbe continuare a beneficiare di accordi bilaterali, mentre i lavoratori in Paesi extra-UE risulterebbero maggiormente penalizzati.
Come prepararsi al nuovo scenario normativo?
Con l’entrata in vigore della Legge di Bilancio 2025, i lavoratori italiani all’estero dovrebbero:
Verificare i propri diritti in base alla nazione di impiego e agli accordi bilaterali in vigore.
Pianificare eventuali rientri in Italia, considerando l’impatto della sospensione dell’indennità.
Consultare un consulente del lavoro per approfondire le conseguenze della nuova normativa e valutare soluzioni alternative.
La sospensione della Naspi per i rimpatriati rappresenta una novità significativa introdotta dalla Legge di Bilancio 2025. Pur essendo ancora necessario attendere chiarimenti ufficiali sulla portata della misura, è evidente che questa modifica normativa influenzerà migliaia di lavoratori italiani che operano all’estero.
Per affrontare al meglio questa nuova realtà, è fondamentale essere informati e preparati. Rimani aggiornato sulle ultime novità legislative e affidati a GruppoPiù per ottenere una consulenza del lavoro e assistenza fiscale e per valutare l’impatto delle nuove normative sulla tua situazione personale.