Bonus Sicurezza 2025: guida completa su cos'è, come funziona e come richiederlo
- 20 mag
- Tempo di lettura: 4 min

Il Bonus Sicurezza 2025 rappresenta una delle principali agevolazioni fiscali per migliorare la protezione della propria abitazione o immobile. In vigore fino al 31 dicembre 2025, consente a proprietari, affittuari e titolari di diritti reali di godimento di ottenere una detrazione Irpef fino al 50% per l’installazione di sistemi antifurto, videocitofoni, porte blindate, grate e videosorveglianza.
In questo articolo spiegheremo nel dettaglio:
Chi può richiedere il bonus
Quali interventi sono ammessi
Le percentuali di detrazione previste
Come compilare correttamente il bonifico parlante
Come funziona il Bonus Sicurezza 2025
Il bonus sicurezza è un'agevolazione fiscale rivolta a tutti i contribuenti soggetti al pagamento dell’Irpef. La detrazione spetta per spese sostenute per installare o migliorare dispositivi di protezione e sistemi antintrusione in edifici residenziali, anche senza effettuare ristrutturazioni edilizie.
Percentuali di detrazione previste
50% fino a 96.000 € per interventi su prima casa, come previsto dalla Legge di Bilancio 2025
36% fino a 48.000 € per altri tipi di abitazioni o pertinenze
Le detrazioni sono ripartite in 10 quote annuali di pari importo nella dichiarazione dei redditi.
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Chi ha diritto al Bonus Sicurezza 2025
Il bonus è accessibile a una vasta platea di soggetti, tra cui:
Soggetti ammessi alla detrazione:
Proprietari e nudi proprietari
Usufruttuari, titolari di uso, abitazione e superficie
Locatari e comodatari
Soci di cooperative edilizie
Imprenditori individuali, ma solo per immobili non strumentali
Soggetti dell’art. 5 del TUIR, in attività in forma associata
Quali interventi rientrano nel Bonus Sicurezza
Il Bonus Sicurezza copre una vasta gamma di spese per dispositivi e sistemi pensati per contrastare furti, effrazioni e intrusioni.
Spese detraibili più comuni:
Installazione o sostituzione di porte blindate, grate e recinzioni murarie
Sistemi di videosorveglianza e videocitofoni
Montaggio di rilevatori di apertura/effrazione, serrature, lucchetti, spioncini
Antifurti con centralina, tapparelle metalliche, vetri antisfondamento
Installazione di casseforti a muro
Cosa non è coperto:
I canoni periodici dei servizi di vigilanza privata
È importante ricordare che non è necessario effettuare lavori di ristrutturazione per accedere al bonus, diversamente da altre agevolazioni come il Bonus Mobili.
Come richiedere il Bonus Sicurezza 2025: guida pratica
Richiedere il Bonus Sicurezza è semplice, ma è necessario rispettare precise regole fiscali.
Passaggi fondamentali:
Acquisto e installazione dei dispositivi in un immobile residenziale (anche rurale)
Pagamento tramite bonifico parlante, bancario o postale
Conservazione della documentazione fiscale
Come compilare il bonifico parlante
Nel bonifico devono comparire:
Causale del versamento con riferimento all’art. 16-bis DPR 917/1986
Codice fiscale del beneficiario della detrazione
P. IVA o CF dell’azienda esecutrice dei lavori
Numero e data della fattura
Strumenti per la detrazione:
Modello 730
Modello PF Persone Fisiche
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Quando scade il Bonus Sicurezza e perché conviene agire ora
Il Bonus Sicurezza 2025 scade il 31 dicembre 2025, e al momento non è prevista alcuna proroga per l’anno successivo. Le eventuali novità saranno discusse solo nella Legge di Bilancio 2026, prevista per l'autunno.
Con la riduzione del tetto massimo e della percentuale rispetto al 2024, il 2025 rappresenta l’ultima occasione per approfittare dell’incentivo, soprattutto per chi intende proteggere la prima casa con una detrazione più alta.
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Conclusione
Il Bonus Sicurezza 2025 è una misura pensata per rendere le abitazioni italiane più sicure e tutelate, agevolando l’installazione di sistemi avanzati con un notevole risparmio fiscale. Approfittare di questa opportunità entro la scadenza può fare la differenza, soprattutto per chi vuole difendersi da furti, intrusioni e rischi domestici con soluzioni professionali e certificate.
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