Destinazione 8, 5 e 2 per Mille nel Modello 730/2025: cos'è e come funziona
- 2 giorni fa
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Destinazione 8, 5 e 2 per mille nel 730/2025: guida completa per i contribuenti
Ogni anno milioni di contribuenti si trovano di fronte a una scelta importante: la destinazione dell’8, 5 e 2 per mille dell’Irpef. Spesso considerata una formalità, questa scelta ha in realtà un forte impatto, sia sociale che politico. Vediamo come funziona la destinazione nel modello 730/2025, cosa succede se non si fa alcuna scelta e perché è importante farla anche se si è esonerati dalla dichiarazione.
Cos’è l’8, 5 e 2 per mille IRPEF: definizione e differenze
L’8 per mille: sostegno a Stato e confessioni religiose
L’8 per mille dell’Irpef rappresenta una quota delle tasse che ogni contribuente può destinare a favore dello Stato o di una delle confessioni religiose riconosciute dalla legge. Non è un contributo aggiuntivo: si tratta di una parte delle imposte che già si versano.
A chi si può destinare l’8 per mille nel 2025?
Nel modello 730/2025 si può scegliere tra 14 destinatari ufficiali, tra cui:
Stato (per interventi sociali o umanitari),
Chiesa Cattolica,
Unione delle Chiese cristiane avventiste del 7° giorno,
Chiesa valdese,
Unione Buddhista,
Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai,
e altri enti religiosi iscritti.
Nota importante: se non si effettua alcuna scelta, la propria quota verrà distribuita proporzionalmente tra i destinatari selezionati dagli altri contribuenti.
Il 5 per mille: ricerca, volontariato, cultura
Il 5 per mille può essere devoluto a enti che operano in ambito:
sanitario o universitario,
sociale e volontariato,
attività culturali,
promozione del patrimonio storico,
sport dilettantistico.
La scelta avviene tramite il modello 730, indicando il codice fiscale dell’ente beneficiario scelto dall’elenco dell’Agenzia delle Entrate.
Il 2 per mille: partiti politici e cultura
Dal 2021, il 2 per mille può essere destinato:
a un partito politico (previa indicazione del codice),
a un’associazione culturale iscritta in apposito elenco.
In questo caso, la donazione è facoltativa: non effettuare la scelta significa non destinare quella quota.
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Come esprimere la scelta nel modello 730/2025
Compilazione della scheda 730-1
Tutte le scelte si effettuano nella scheda modello 730-1. Ecco i passaggi fondamentali:
Inserire i dati anagrafici nella parte superiore.
Nella sezione inferiore, spuntare le caselle relative alle scelte per 8, 5 e 2 per mille.
Indicare codice fiscale del beneficiario (dove richiesto).
Firmare nel riquadro corrispondente per validare la scelta.
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E se non si presenta la dichiarazione?
Anche chi non è obbligato a presentare il 730 può fare la scelta:
Compilando il modulo predisposto dall’Agenzia delle Entrate;
Inserendolo in una busta chiusa con la dicitura: “Scheda per le scelte della destinazione dell’otto, del cinque e del due per mille dell’IRPEF”;
Consegnandolo entro il 31 ottobre 2025 a un ufficio postale, a un Caf o trasmettendolo online.
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Perché è importante effettuare la scelta: il valore simbolico e pratico
Molti contribuenti pensano che non scegliere significhi non destinare nulla. In realtà, le quote vengono comunque redistribuite, e il proprio silenzio diventa una scelta indiretta: saranno gli altri a decidere anche per voi.
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L’equità del sistema e l’impatto collettivo
Ogni contribuente ha lo stesso peso, indipendentemente dal reddito. Chi versa 50 euro di Irpef ha lo stesso “peso decisionale” di chi ne versa 30.000. Questo rende la scelta ancora più democratica ma anche più responsabilizzante.
Scegli consapevolmente dove destinare le tue imposte nel 2025
Nel modello 730/2025, la destinazione dell’8, 5 e 2 per mille è un’azione semplice ma potente. Non comporta costi aggiuntivi e permette di sostenere realtà che contribuiscono concretamente al benessere collettivo, alla cultura, alla ricerca e alla vita politica del Paese.
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