Assegno di Inclusione giugno 2025: quando arriva il pagamento e chi lo riceve
- 30 mag
- Tempo di lettura: 4 min

L’Assegno di Inclusione (ADI) giugno 2025 è al centro dell’interesse di molte famiglie italiane, soprattutto per quanto riguarda le date di pagamento, i requisiti di accesso e i possibili ritardi nell’accredito. In questo articolo analizziamo in dettaglio tutto ciò che devi sapere sul contributo, le scadenze INPS, i casi di sospensione e i consigli pratici per non perdere il diritto al beneficio.
Quando arriva il pagamento dell’Assegno di Inclusione a giugno 2025
L’INPS ha previsto un doppio calendario di pagamento dell’Assegno di Inclusione per il mese di giugno 2025:
Entro il 14 giugno 2025 per i nuovi beneficiari, ovvero chi riceve l’ADI per la prima volta.
Entro il 27 giugno 2025 per coloro che avevano già ricevuto l’assegno nei mesi precedenti.
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Il contributo mensile verrà accreditato sulla Carta di Inclusione, strumento di pagamento elettronico gestito da INPS, riservato ai nuclei familiari che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di maggio.
Possibili arretrati e rinnovi
Anche eventuali arretrati o pagamenti in sospeso saranno disponibili a partire dal 27 giugno. In caso di domanda in corso o rinnovo, i fondi saranno caricati automaticamente una volta completata la procedura.
Requisiti per ricevere l’ADI: chi ha diritto all’assegno
L’Assegno di Inclusione 2025 è riservato a famiglie in difficoltà economica che rispettano criteri precisi in termini di ISEE, residenza e patrimonio:
Requisiti economici
ISEE 2025 non superiore a 10.140 euro;
Reddito familiare annuo inferiore a 6.500 euro (scala di equivalenza);
Patrimonio immobiliare sotto i 150.000 euro, esclusa l’abitazione principale;
Patrimonio mobiliare massimo:
6.000 euro per un solo componente,
8.000 euro per due,
10.000 euro per tre o più.
Requisiti di cittadinanza
Cittadinanza italiana o europea (permesso di soggiorno incluso);
Residenza in Italia da almeno 5 anni, di cui 2 continuativi.
Struttura dell’assegno
L’ADI si compone di due quote:
Quota A: integra il reddito familiare fino alla soglia prevista.
Quota B: aggiuntiva per chi ha un contratto di locazione registrato.
La durata del beneficio è di 18 mesi, prorogabili per altri 12 mesi dopo una pausa di un mese.
Perché il pagamento dell’Assegno di Inclusione può essere sospeso
Molti beneficiari si chiedono perché non hanno ricevuto l’ADI a giugno. La risposta spesso sta nella mancanza dell’ISEE aggiornato 2025. La scadenza per presentare la nuova DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) era fissata al 28 febbraio 2025. Chi non l’ha ancora trasmessa, deve farlo urgentemente.
Se non hai ancora aggiornato il tuo ISEE 2025, puoi farlo ora in pochi minuti con la piattaforma PersonalCaf di GruppoPiù: basta caricare i documenti richiesti e troverai il tuo ISEE già elaborato nel tuo profilo personale, pronto da usare per riattivare i pagamenti dell’ADI.
L’INPS non cancella la domanda, ma sospende i pagamenti finché non riceve i dati aggiornati.
Una volta inviata la nuova DSU, i pagamenti riprenderanno dal mese successivo.
Come verificare l’accredito sulla Carta di Inclusione
Puoi controllare il saldo e la disponibilità del contributo:
Accedendo al portale INPS con SPID, CIE o CNS;
Chiamando i numeri di assistenza INPS;
Rivolgendoti a un CAF o Patronato per supporto personalizzato.
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Come fare domanda per l’Assegno di Inclusione
La richiesta dell’ADI può essere effettuata:
Online sul sito ufficiale INPS;
Tramite CAF e patronati abilitati.
Dopo l’accoglimento della domanda, è obbligatoria la firma del PAD, che autorizza la condivisione dei dati con i servizi sociali e del lavoro. Questo passaggio è fondamentale per non perdere il diritto al beneficio.
Ricorda che l’ISEE aggiornato è requisito indispensabile per la richiesta dell’ADI. Con la piattaforma PersonalCaf di GruppoPiù, puoi fare tutto online: niente file al CAF, carichi i documenti e trovi l’ISEE direttamente nel tuo profilo utente. Accedi ora alla piattaforma
Conclusione
L’Assegno di Inclusione rappresenta una misura centrale nel panorama del welfare italiano per il 2025. Conoscere le date di pagamento, i requisiti di accesso, e come evitare la sospensione è essenziale per garantirsi un supporto continuo. Assicurati di aggiornare l’ISEE, firmare il PAD e controllare regolarmente il saldo sulla Carta di Inclusione.
Ecco cosa fare ora
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