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Bonus ristrutturazione 2026: come funziona, chi ne ha diritto e cosa cambia con la nuova Legge di Bilancio

  • 15 ott
  • Tempo di lettura: 4 min
casa moderna in autunno


Bonus ristrutturazione 2026 – quali sono le novitĆ  della Legge di Bilancio


Il Bonus ristrutturazione ĆØ confermato anche per tutto il 2026, con le stesse percentuali di detrazione previste negli anni precedenti. La nuova Legge di Bilancio ha stanziato 18 miliardi di euro per sostenere famiglie e imprese, garantendo continuitĆ  alle agevolazioni edilizie.


Il Governo ha deciso di mantenere invariata la detrazione del 50% per la prima casaĀ e del 36% per le seconde abitazioni, fino a un massimo di 96.000 euro per unitĆ  immobiliare. Non sono previsti limiti di reddito per l’accesso al beneficio. ƈ inoltre allo studio una misura che potrebbe ridurre i tempi di recupero della detrazione da 10 a 5 anni, semplificando la gestione fiscale per i contribuenti.


PerchƩ il Governo ha prorogato il Bonus ristrutturazione


La proroga nasce dall’esigenza di sostenere un comparto edilizio in rallentamento. Nel 2025, i bonifici parlanti per lavori di ristrutturazione sono diminuiti del 35%Ā secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate. La continuitĆ  delle agevolazioni serve quindi a stimolare la domanda interna, favorendo la modernizzazione del patrimonio abitativo italiano e l’emersione del lavoro regolare nel settore delle costruzioni.



Come funziona il Bonus ristrutturazione nel 2026


Il Bonus casa 2026 permette di detrare dall’Irpef il 50% delle spese sostenute per lavori di manutenzione ordinaria o straordinariaĀ sulla prima abitazione. Per le seconde case, la detrazione scende al 36%, sempre con un tetto massimo di spesa pari a 96.000 euro per immobile.


Interventi ammessi alla detrazione


Rientrano nel Bonus ristrutturazione i seguenti lavori:

  • rifacimento di impianti elettrici e idraulici;

  • sostituzione di infissi, serramenti, caldaie e climatizzatori;

  • costruzione di box autoĀ o posti auto pertinenziali;

  • interventi antisismici;

  • installazione di pannelli solari e sistemi di accumulo energetico.


Pagamenti e documentazione necessari


Per usufruire del bonus ristrutturazione 2026, i pagamenti devono essere effettuati tramite bonifico parlante, indicando codice fiscale del beneficiario e partita IVA o codice fiscale del fornitore. Tutti i lavori devono essere documentati con fatture e ricevute fiscaliĀ regolari. L’omissione di uno di questi passaggi può far decadere il diritto alla detrazione.



Ecobonus e incentivi per l’efficienza energetica 2026–2027


Anche l’EcobonusĀ viene confermato, alle medesime condizioni, fino al 31 dicembre 2027. L’agevolazione ĆØ rivolta agli interventi che migliorano le prestazioni energetiche degli edifici, con percentuali di detrazione che vanno dal 50% al 65%Ā a seconda del tipo di lavori eseguiti.


Interventi coperti dall’Ecobonus


Sono ammessi, tra gli altri, gli interventi per:

  • installazione di pannelli fotovoltaiciĀ e sistemi di accumulo;

  • sostituzione di infissi e schermature solari;

  • riqualificazione energetica globaleĀ di edifici;

  • sistemi di domoticaĀ per la gestione intelligente dei consumi.


Differenze tra Bonus ristrutturazione ed Ecobonus


Il Bonus ristrutturazione copre lavori di manutenzione o miglioramento edilizio in generale, mentre l’Ecobonus ĆØ riservato a interventi che producono un risparmio energetico misurabile. Entrambi sono cumulabili, a condizione che le spese siano tracciate e riferite a interventi distinti.



Bonus barriere architettoniche e Bonus mobili: cosa succede dal 2026


Il Bonus barriere architettonicheĀ e il Bonus mobiliĀ risultano invece in scadenza il 31 dicembre 2025, senza proroga ufficiale nella Legge di Bilancio 2026.


Fine del Bonus barriere architettoniche


Questo incentivo consente oggi una detrazione del 75%Ā per la rimozione di ostacoli fisici (come rampe, ascensori, montascale) e richiede un’asseverazione tecnicaĀ che certifichi la conformitĆ  degli interventi. Dal 2026, salvo nuovi interventi legislativi, l’agevolazione non sarĆ  più disponibile.


Fine del Bonus mobili ed elettrodomestici


Anche il Bonus mobili, che garantisce una detrazione del 50%Ā sull’acquisto di arredi e grandi elettrodomestici per immobili ristrutturati, scadrĆ  a fine 2025. Il limite massimo di spesa resta 5.000 euro. Al momento, non ĆØ prevista proroga per l’anno successivo.



Ecco cosa fare ora


āœ… Tieni sotto controllo le detrazioni e le novitĆ  sui Bonus casaLe agevolazioni fiscali cambiano ogni anno: resta aggiornato su proroghe, aliquote e requisiti per non perdere opportunitĆ  di risparmio. Iscriviti alla newsletter di GruppoPiù per ricevere aggiornamenti su bonus fiscali, detrazioni e scadenze del Modello 730.



FAQ – Domande frequenti sul Bonus ristrutturazione 2026


1. Il Bonus ristrutturazione 2026 ha limiti di reddito?

No, l’agevolazione non prevede limiti legati al reddito del contribuente.


2. Posso usare il Bonus per una seconda casa?

SƬ, ma la detrazione scende al 36% e restano validi gli stessi limiti di spesa (96.000 euro).


3. ƈ possibile combinare Bonus ristrutturazione ed Ecobonus?

SƬ, purchƩ si tratti di lavori diversi e ciascun intervento sia documentato separatamente.


4. Il Bonus mobili sarĆ  rinnovato nel 2026?

No, salvo modifiche future, il Bonus mobili termina il 31 dicembre 2025.


5. Si potrĆ  recuperare la detrazione in meno di 10 anni?

Una riduzione dei tempi di recupero a 5 anni ĆØ al vaglio del Governo, ma non ancora confermata.


Conclusione


La proroga del Bonus ristrutturazione al 2026 rappresenta una scelta strategica per sostenere il settore edilizio e le famiglie italiane. Mantenendo invariati gli incentivi fiscali e affiancandoli all’Ecobonus, la nuova Legge di Bilancio conferma l’impegno dello Stato nel favorire l’efficienza energetica, la sicurezza sismica e il rinnovo del patrimonio immobiliare nazionale.

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