top of page

Criptovalute tracciate automaticamente dall'Agenzia delle Entrate nel 2026: cosa prevede la Direttiva DAC8

  • 14 minuti fa
  • Tempo di lettura: 4 min
criptovalute

Dal 1° gennaio 2026 le criptovalute saranno tracciate in automatico dall’Agenzia delle Entrate in tutta Europa grazie alla Direttiva DAC8. Gli exchanger dovranno comunicare dati completi sugli utenti e sulle operazioni, mentre gli investitori cripto saranno obbligati a fornire informazioni fiscali corrette e aggiornate. Questa riforma chiude definitivamente la “zona grigia” che per anni ha caratterizzato il mondo delle cripto-attività e introduce controlli stringenti, sanzioni elevate e un sistema uniforme di scambio dati tra i Paesi Ue.



Le Criptovalute saranno tracciate dall'Agenzia delle Entrate dal 2026? Cosa cambia davvero


Sì. Dal 2026 l’Agenzia delle Entrate riceverà automaticamente informazioni dettagliate su investimenti, transazioni e dati fiscali degli utenti che operano con criptovalute. 


Tutto ciò rientra nella Direttiva europea DAC8, che potenzia lo scambio di informazioni fiscali, includendo per la prima volta il settore crypto.

L’obiettivo è chiaro: eliminare opacità e comportamenti non dichiarati, garantendo piena trasparenza tra operatori, Stati membri e contribuenti. I provider di servizi crypto (exchanger, piattaforme e wallet custodial) dovranno inviare annualmente i dati completi degli utenti alle autorità fiscali nazionali.


Quali dati verranno comunicati


  • dati anagrafici e fiscali degli utenti

  • residenza fiscale

  • operazioni annuali: acquisti, vendite, trasferimenti

  • valore e tipologia delle cripto-attività


Si tratta di un livello di dettaglio superiore rispetto al CRS e coerente con il nuovo CARF, lo standard globale per il reporting delle criptovalute.



Cosa prevede la Direttiva DAC8 per gli scambi automatici di informazioni


La DAC8 rende obbligatorio per tutti i Paesi Ue lo scambio automatico di informazioni su redditi, investimenti e ora anche criptovalute.


Prima ogni Stato poteva scegliere cosa comunicare; dal 2026 gli obblighi diventano omogenei.

La normativa amplia l’elenco delle informazioni da trasmettere, includendo oltre alle cripto:

  • proprietà e redditi immobiliari

  • rendite da polizze vita

  • compensi dei dirigenti

  • redditi da lavoro dipendente

  • pensioni


Il grande ampliamento riguarda però le cripto-attività: per la prima volta entrano in un regime fiscale europeo strutturato e condiviso.



Perché questa stretta era necessaria


Per anni la mancanza di standard comuni ha reso difficile il controllo delle operazioni crypto. Il risultato: poca trasparenza, differenze normative tra gli Stati e rischio elevato di evasione. DAC8 colma questo vuoto e armonizza l’intero sistema.



Quali obblighi devono rispettare gli exchanger e quali sanzioni rischiano


Dal 1° gennaio 2026 gli exchanger dovranno essere autorizzati MiCAR, raccogliere e verificare i dati fiscali dei clienti e trasmetterli regolarmente all’Agenzia delle Entrate.

L’obbligo riguarda sia i nuovi operatori sia quelli già registrati all’OAM.

Il mancato rispetto delle regole comporta sanzioni molto severe.


Obblighi principali per gli operatori


  • autorizzazione MiCAR entro dicembre 2025

  • adeguata verifica fiscale e antiriciclaggio dal 2026

  • raccolta e aggiornamento dei dati fiscali degli utenti

  • verifica della correttezza delle informazioni fornite

  • invio annuale delle transazioni e dei saldi


Sanzioni per gli exchanger


  • multe da 1.500 a 15.000 euro per ogni violazione

  • multe cumulabili per ogni singolo errore

  • possibile blocco dell’operatività


Il livello di controllo richiesto è decisamente superiore agli standard precedenti.


Impatti anche per i clienti


Gli utenti devono fornire i propri dati fiscali in modo completo e tempestivo.Dopo due solleciti non risposti la piattaforma può bloccare qualsiasi operazione.



Quali criptovalute sono soggette ai controlli: differenze tra EMT, ART e altre categorie


Tutte le criptovalute saranno soggette a reporting, ma con regole diverse a seconda della loro classificazione secondo MiCAR. 

La distinzione non è formale: determina quale regime di trasmissione si applica (CRS o CARF).


Classificazione secondo MiCAR


  • EMT – Electronic Money Tokensassimilabili alla moneta elettronica, rientrano nel regime CRS.

  • ART – Asset Referenced Tokenslegati a un paniere di asset sottostanti, rientrano nel regime CARF.


Perché è importante la corretta classificazione


Ogni tipologia di token richiede:

  • regole diverse di reporting

  • requisiti diversi per gli operatori

  • impatti fiscali differenti per gli utenti


Un errore di inquadramento può comportare sanzioni e obblighi non rispettati.



Come devono prepararsi utenti e operatori prima del 2026


Operatori e investitori devono agire entro il 2025 per essere in regola con MiCAR e DAC8. La transizione non sarà immediata: richiede aggiornamenti tecnici, documentali e fiscali.


Checklist per gli exchanger


  • ottenere autorizzazione MiCAR entro dicembre 2025

  • aggiornare i sistemi di raccolta dati

  • implementare procedure di adeguata verifica

  • preparare l’invio annuale dei dati fiscali


Checklist per gli utenti

  • fornire informazioni fiscali corrette e aggiornate

  • rispondere ai solleciti dei provider

  • monitorare autonomamente le operazioni effettuate

  • consultare un commercialista in caso di dubbi


Con DAC8 le criptovalute escono dalla zona grigia: il 2026 segna il passaggio verso una piena tracciabilità fiscale.



Ecco cosa fare ora


Iscriviti alla newsletter di GruppoPiù per restare sempre informato sui temi fiscali e amministrativi che impattano ogni giorno cittadini e aziende.



FAQ sulle criptovalute tracciate dal 2026


Le criptovalute saranno automaticamente segnalate al Fisco?

Sì, ogni exchanger autorizzato dovrà inviare all’Agenzia delle Entrate dati e transazioni degli utenti.


Anche i wallet non custodial (hardware wallet) saranno tracciati?

No direttamente, ma qualsiasi operazione che passa da un exchanger soggetto a DAC8 sarà comunque riportata.


Cosa rischio se non aggiorno i miei dati fiscali?

Dopo due solleciti la piattaforma può bloccare ogni operazione.


Devo dichiarare sempre le criptovalute nel quadro RW?

La DAC8 non elimina gli obblighi dichiarativi italiani. Finché la normativa nazionale lo richiede, sì.


Le sanzioni riguardano solo gli exchanger?

No: gli utenti rischiano il blocco dell’operatività se non collaborano.



Conclusione


Dal 2026 il mondo delle criptovalute cambia radicalmente: piena tracciabilità, obblighi uniformi in tutta Europa e controlli annuali centralizzati. Con DAC8 e MiCAR, operatori e investitori devono muoversi in anticipo per adeguarsi ai nuovi standard, evitare sanzioni e gestire correttamente la fiscalità delle cripto-attività. La trasparenza diventa la norma: chi opera oggi nel settore deve prepararsi, perché l’era delle cripto non monitorate è definitivamente finita.

bottom of page