Redditi da fabbricati nel Modello 730/2025: come si calcolano e quando si dichiarano
- 25 giu
- Tempo di lettura: 5 min

I redditi da fabbricati nel Modello 730/2025 devono essere dichiarati da chi possiede immobili iscritti al catasto, anche se non locati. In alcuni casi, questi redditi non sono soggetti a IRPEF ma solo a IMU. In questa guida chiara e aggiornata scopriamo chi deve dichiarare cosa, quando, e con quali criteri.
Cosa sono i redditi da fabbricati e chi è obbligato a dichiararli nel 730/2025?
I redditi da fabbricati sono i proventi derivanti dalla proprietà o dall’uso di immobili, anche non locati. Devono essere dichiarati nel quadro B del Modello 730/2025 dai soggetti titolari di diritti reali sugli immobili.
I redditi fondiari da fabbricati si riferiscono al possesso di immobili iscritti al catasto e dotati di rendita catastale. Non è necessario che l’immobile generi effettivamente un reddito (es. canone di affitto): anche gli immobili a disposizione producono un reddito imponibile.
Soggetti obbligati alla dichiarazione:
Proprietari dell’immobile;
Titolari di usufrutto, uso, abitazione, superficie;
Soci di società semplici o assimilate;
Contitolari di immobili (in proporzione alla quota posseduta).
Non sei sicuro di rientrare tra i soggetti obbligati o vuoi evitare errori nella compilazione? Con PersonalCaf di GruppoPiù puoi fare il tuo 730 online in pochi clic: carichi i documenti e noi lo compiliamo per te. È semplice, sicuro e lo trovi pronto nel tuo profilo personale.
Eccezioni: alcuni immobili non devono essere dichiarati, come:
Immobili in ristrutturazione non utilizzati;
Fabbricati rurali strumentali o adibiti ad agriturismo;
Edifici aperti al pubblico a uso culturale;
Fabbricati destinati esclusivamente al culto, se non locati.
Potrebbe interessarti anche Bonus Tetto 2025: guida completa a Ecobonus, Bonus Ristrutturazione, Sismabonus e Superbonus per rifare il tetto
Quando i redditi da fabbricati non si dichiarano e si paga solo l’IMU?
Dal 2012, per gli immobili non locati si paga l’IMU ma non l’IRPEF, salvo eccezioni. Questa esclusione si applica anche agli immobili concessi in comodato d’uso.
L’art. 8 del D.lgs. 23/2011 ha stabilito che per i fabbricati non locati, l’IMU sostituisce l’IRPEF e le relative addizionali. Questo vale sia per le seconde case che per gli immobili dati in uso gratuito, a meno che non siano espressamente esentati.
Eccezioni importanti:
Abitazioni non locate situate nello stesso Comune dell’abitazione principale: concorrono alla base imponibile IRPEF per il 50%.
Abitazioni principali di lusso (categorie A/1, A/8, A/9): pagano l’IMU, ma non concorrono all’IRPEF.
Abitazione principale (non di lusso): non paga l’IMU, ma il reddito concorre all’IRPEF, con una deduzione pari alla rendita catastale.
Come si calcola il reddito da fabbricati: rendita catastale, canone e contratto
Il reddito da fabbricati si calcola partendo dalla rendita catastale rivalutata del 5% o, se locato, dal maggiore tra rendita e canone di affitto, in base al regime fiscale scelto.
Calcolo per immobili non locati
La rendita catastale si ottiene moltiplicando:
La tariffa d’estimo per
La consistenza dell’immobile (espressa in vani o metri quadri),
Poi si rivaluta del 5% per il calcolo IRPEF.
Esempio pratico:Rendita catastale = €500Reddito imponibile = €500 + 5% = €525
Calcolo per immobili locati
Quando l’immobile è affittato, il reddito dichiarato sarà:
Il canone annuo effettivamente percepito, ridotto del 5% (regime ordinario), oppure
L’importo forfettario previsto dalla cedolare secca (21% o 10%).
Nota: la scelta tra regime ordinario e cedolare secca influenza la tassazione ma non l’obbligo di dichiarare il reddito.
Hai difficoltà a determinare la rendita catastale corretta o a capire quale tassazione applicare? Con PersonalCaf di GruppoPiù non devi fare calcoli complicati: carica i dati e al resto pensiamo noi. Trovi il tuo 730 pronto nel tuo archivio personale.
Come si compila il Quadro B del Modello 730/2025 per i redditi fondiari?
Il Quadro B del Modello 730 serve a indicare rendite catastali e canoni di locazione. Ogni riga va compilata per ciascun immobile detenuto, con informazioni catastali aggiornate.
Informazioni richieste nel Quadro B
Per ogni immobile devono essere riportati:
Sezione e Comune catastale;
Identificativi catastali (foglio, particella, subalterno);
Categoria, classe, consistenza;
Rendita catastale aggiornata;
Quota di possesso e mesi di possesso;
Utilizzo dell’immobile (abitazione principale, affitto, a disposizione, ecc.);
Eventuale applicazione della cedolare secca.
Compilare il Quadro B può diventare complesso, specie se possiedi più immobili o ci sono state variazioni. Grazie a PersonalCaf, carichi una sola volta i tuoi documenti e ricevi il Modello 730 completo, compilato in base ai dati catastali e contrattuali corretti. Accedi alla piattaforma
Quando aggiornare i dati catastali
Ogni variazione rispetto all’anno precedente (es. passaggio da locazione a disponibilità, variazione di rendita, cambi di titolarità) va riportata.
Quando e come indicare le variazioni catastali e i cambi di utilizzo nel 730?
Le variazioni catastali e i cambi di utilizzo degli immobili nel corso del 2024 devono essere correttamente segnalati nel 730/2025, per evitare errori fiscali e accertamenti.
Variazioni da indicare
Vanno sempre segnalate:
Modifiche della rendita catastale (es. a seguito di ristrutturazione);
Cambi nella quota di possesso;
Nuova locazione o cessazione di contratto;
Passaggio da abitazione principale a seconda casa o viceversa.
Suggerimento utile: prima di compilare il 730, è consigliabile scaricare una visura catastale aggiornata per ciascun immobile.
Ecco cosa fare ora
✅ 1. Compila il tuo 730 online in modo semplice e senza erroriEvita complicazioni e dichiarazioni sbagliate: con PersonalCaf di GruppoPiù ti basta caricare i tuoi documenti e al resto pensiamo noi. Riceverai il Modello 730 completo direttamente nel tuo profilo, pronto da consultare o scaricare.
✅ 2. Ricevi aggiornamenti su scadenze fiscali e agevolazioni
Iscriviti alla nostra newsletter: ti avvisiamo in tempo utile su novità, detrazioni, bonus e scadenze importanti per non perdere opportunità di risparmio.
FAQ – Domande frequenti sui redditi da fabbricati nel Modello 730
Chi deve compilare il Quadro B del 730?
Tutti i contribuenti che possiedono immobili iscritti al catasto e dotati di rendita catastale, anche se non locati.
Se non vuoi rischiare errori nella compilazione del Quadro B, con PersonalCaf di GruppoPiù fai tutto online: carichi i dati e ricevi il 730 già pronto, archiviato in modo ordinato e consultabile ogni anno dal tuo profilo. Accedi alla piattaforma
Devo dichiarare un immobile in ristrutturazione?
Solo se non è utilizzato e non produce reddito, può essere escluso. Serve comunque la documentazione che ne attesti lo stato.
Come influisce l’IMU sull’IRPEF?
Se si paga l’IMU sull’immobile, generalmente non si paga l’IRPEF, a meno che non si tratti di specifiche eccezioni (es. immobili non locati nello stesso Comune dell’abitazione principale).
Che differenza c’è tra reddito catastale e canone di locazione?
Il reddito catastale è un valore fisso derivato dal catasto; il canone di locazione è il reddito effettivo derivante da un contratto di affitto. In caso di locazione, si considera il maggiore tra i due, salvo cedolare secca.
Quando si può non dichiarare un immobile?
Quando è esente da rendita catastale o non genera reddito (es. fabbricato strumentale agricolo, edificio culturale aperto al pubblico, costruzione in ristrutturazione non utilizzata).